EsteticaMens: Attenzione all'abbronzatura in montagna
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martedì 4 ottobre 2011

Attenzione all'abbronzatura in montagna

abbronzatura montagna
Con l’arrivo dell’autunno cominciano ad imbiancarsi le prime cime e sono iniziate le partenze per i weekend ad alta quota. La pelle abituata al nuovo clima ed alla nuova luce, più tenue di quella estiva, fatica spesso ad adattarsi al sole di montagna.
Si sa, la pelle abbronzata è sinonimo di salute e bellezza ma, per evitare conseguenze, occorre far attenzione a come si prende il sole. Il sole infatti è la prima fonte naturale di energia e radiazioni. Tali radiazioni vengono assorbite dalla pelle in modo differente: la maggior parte dei raggi UVB sono responsabili di danni immediati, come eritemi solari, ed hanno una maggiore energia rispetto agli UVA. I raggi UVA invece penetrano nella pelle e, nonostante il 70-80% venga bloccato dalla melanina, possono provocare danni al derma e alle difese immunitarie.
Soprattutto durante le prime esposizioni è bene prendere le dovute precauzioni, proteggendo la pelle con creme solari ad alta protezione e non esporsi nelle ore più calde della giornata, quando i raggi solari sono più forti.
Se preso nelle giuste dosi e con le appropriate precauzioni il sole può essere un grande alleato della nostra salute. Esso infatti favoriscono la produzione di vitamina D, fondamentale per fissare il calcio nelle ossa e contrastare l’osteoporosi. Ha inoltre effetti positivi su alcune malattie cutanee e stimola il buonumore: recenti studi hanno infatti confermato che c’è una relazione tra luce e psiche. I raggi solari, soprattutto al mattino, agiscono sul funzionamento di alcune sostanze per regolare l’umore; funziona quindi come antidepressivo naturale e contribuisce ad aumentare le difese immunitarie e rinforzare le ossa.
Se invece viene preso in maniera errata e non ci si protegge in modo adeguato si rischia di innescare effetti negativi come il precoce invecchiamento della pelle, l’indebolimento dei capelli, disturbi agli occhi e rischio di tumori.

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