Le lettere di Berlusconi e Veronica Lario
Macchè lettere di Abelardo ed Eloisa: a noi poveri postromantici toccano le paroline di Veronica e Silvio.
Veronica Lario su Repubblica cita le frasi "hard", che il Cavaliere avrebbe rivolto alla bella Ayda Yespica e a Mara Carfagna: "... se non fossi gia' sposato la sposerei subito... con te andrei dovunque". "Sono affermazioni - sbotta Veronica Lario in Berlusconi nella lettera - che interpreto come lesive della mia dignità, affermazioni che per l'età, il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli da un primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni".
Silvio Berlusconi risponde alla giovane moglie dalle colonne del Corriere: "Cara Veronica, eccoti le mie scuse. Ero recalcitrante in privato, perche' sono giocoso ma anche orgoglioso. Sfidato in pubblico, la tentazione di cederti e' forte. E non le resisto. Siamo insieme da una vita. Tre figli adorabili che hai preparato per l'esistenza con la cura e il rigore amoroso di quella splendida persona che sei, e che sei sempre stata per me dal giorno in cui ci siamo conosciuti e innamorati".
In sottofondo alle risatine dei politici si sente un rumore lontano, arriva dalle nebbie dell'Inghilterra: non è il conforto dell'amico Blair, è solo Shakespeare che si rivolta nella tomba.
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